Un incontro fatale con due donne diverse, senza duplicati, una da gustare, l'altra da venerare, dialoghi e silenzi, impulsività e flemma, burrasca e bonaccia. Figurava nella testa del protagonista, Massimo, un industriale di Torino, la moglie ideale, l'amante ideale, la teoria dell'amore perfetto, moglie e amante completamente opposte. Tutte e due o niente, senza manifestare preferenze. Tre, il numero perfetto. Un corpo e due ali per volare, volare verso l'amore perfetto, secondo il protagonista. La triade legata da buone relazioni ma con ali, eterne rivali, che tirano il corpo a proprio vantaggio rischia di precipitare ed essa si trasforma in una estesa catena, apparentemente equilibrata, legata da perverse relazioni. Amore imperfetto con l'unico anello sano: amore vero, autentico, profondo e complesso, una connessione emotiva intensa tra Massimo e l'amante Simona. Toccava a Massimo perfezionare l'amore imperfetto.