Il diario scritto da Roberto Gandini, nelle trincee della Prima Guerra Mondiale, è un manoscritto dalle cui pagine trasuda l'esasperazione di un ragazzo catapultato, dalle campagne del mantovano all'altopiano del Carso, a combattere una guerra avulsa da ogni logica quotidiana. Tenere un diario è stata probabilmente la sua risposta a una guerra disumana, un modo per dire "io ci sono e lascio testimonianza dell'accaduto ai posteri, qualunque sia il mio destino". Le parole scritte di notte su un taccuino sono rimaste impresse sulle sue pagine fino ai giorni nostri. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.