Ancora quasi del tutto sconosciuto al di fuori della filologia celtica, il Gododdin gallese è in realtà il primo poete eroico del medioevo occidentale. Ambientato presso le scogliere e gli altipiani ai confìnì ma meridionali dell'attuale Scozia, racconta la storia della sfortuna impresa di un manipolo di guerrieri di stirpe brittonica sterminati da schiere congiunte di Sassoni, Romani e Pitti. Affresco mirabile della dark age celtica e pre-celtica del VI secolo, il Gododdin è un testo dallo stile epico 'roccioso' e potente, in cui l'unico sopravvissuto al massacro (il poeta Aneirin) ci parla, come l'Ismaele di Moby Dick, della vita e della morte, della solitudine e dell'amicizia. I paesi nordici, che sembrano rappresentare l'unica forma di vita permanente di fronte allo scomparire delle cose, sono lo sfondo e al tempo stesso i protagonisti della vicenda. Ma è soprattutto la vastità della parola poetica, con la sua funzione demiurgica, con la sua capacità di commemorazione e di riparazione a scandire e dilatare lo spazio narrativo e geografico del poema, sempre in bilico tra uno slancio vitale e fisico e una verità implacabile e desolante. Questa nuova edizione, la prima mai pubblicata con traduzione in italiano, avvicina il lettore a un poema che affonda le sue radici nella grande tadizione eroica indoeuropea, come il Manas medio-indiano, il Táin Bó Cúailnge irlandese, il Maldon anglosassone; e come, in fondo le stesse canzone di gesta antico-francesi e castigliane. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.